La crisi ha spazzato via chi si improvvisa agente immobiliare, dando maggior spazio a professionisti seri e responsabili. ma ha anche cambiato le regole del gioco, per cui non è possibile mettere sul mercato immobili a cifre di desiderio. a parlarne con idealista news sono Nicola e Tiziana Volpes, eredi del gruppo Volpes case srl, da oltre 40 anni punto di riferimento del mercato immobiliare romano e italiano in generale.
la crisi ha cambiato la figura dell’agente immobiliare?
n. il cambiamento è un ritorno al passato, a una maggior professionalità , una maggiore attenzione verso il cliente. è avvenuta la riscoperta di quello che era l’agente immobiliare nel passato: una figura seria e professionale, non come, per lungo tempo è stato visto, quasi un piazzista, un venditore ambulante oggi sta riscoprendo la necessità di avere un agente immobiliare di fiducia, che sappia consigliarti. la scelta di buon agente immobiliare fa la differenza nella qualità dell’acquisto. paradossalmente per andare avanti stiamo facendo un passo indietro, riscoprendo la figura a 360 gradi dell’agente immobiliare
t. sicuramente c’è una tendenza al passato, ma molto è stato fatto negli ultimi sette o otto anni nel campo della formazione. oggi esistono corsi di laurea per chi vuol specializzarsi. per troppo tempo tanta gente si è improvvisata agente immobiliare, ma la crisi spazza via chi si improvvisa, chi non svolge un lavoro con professionalità, sta all’acquirente o al venditore saper scegliere bene il proprio interlocutore, non lasciarsi sedurre da chi promette di vendere un immobile a dieci quando vale cinque, di non spaventarsi se l’interlocutore del mercato giusto e preparato può essere leggermente più severo. se oggi io dico vale dieci e non incontro il mercato a un sette, domani dovrò vendere a cinque. bisogna cercare di non mettere gli immobili sul mercato a cifre di desiderio, ma a cifre ragionevoli.